L’olio extravergine di oliva si trova su qualsiasi tavola italiana.
Perché allora sceglierne uno a caso e magari di bassa qualità quando esistono tante realtà artigianali decisamente migliori?
Facile a dirlo, starai dicendo.
Beh, effettivamente scegliere (e riconoscere) un olio di qualità può essere difficile.
Ecco perché ho deciso di regalarti pochi e semplici consigli per andare sempre sul sicuro.
come si sceglie un olio extravergine

Come scegliere un olio evo di qualità



  1. Il prezzo. Spesso al supermercato troviamo bottiglie di olio evo da pochissimi euro. Ti sei mai chiesto perché? Noi che lavoriamo da tanti anni nel mondo oleario sappiamo tutta la storia dietro ad una singola bottiglia. Quindi, diffida dei prezzi troppi bassi;

  2. Deve essere extravergine. Come ti abbiamo spiegato nell’articolo sul significato di “evo”, l’olio extravergine deve avere un’acidità inferiore allo 0,8% (più è bassa e più è di qualità); I nostri due oli, “D” e “i” hanno un’acidità dello 0,2%, quindi di alta qualità;

  3. Deve essere spremuto a freddo. La spremitura a freddo prevede una temperatura di lavorazione che non supera i 30 °C. Questo consente di mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche e le preziose sostanze che contiene;

  4. Il tipo di contenitore. L’olio extravergine è molto sensibile alla luce. Ecco perché le bottiglie trasparenti sono il male assoluto. Scegli sempre oli in bottiglie scure (anche se ne fanno passare una parte) o ancora meglio nelle latte. Qui puoi scoprire di più.


Adesso che sai alla perfezione come riconoscere un buon olio extravergine di oliva devi assolutamente provare i nostri!