L’olivo, come ben sai, è una pianta piuttosto resistente (molto dipende dalla cultivar, ndr) e richiede poche attenzioni rispetto al grande dono che ci riserva ogni anno, eppure, ci sono delle “malattie” che sono in grado di indebolirla e, addirittura, di compromettere il raccolto.
Oggi voglio parlarti dell’occhio di pavone, una delle patologie fungine che maggiormente attaccano gli olivi e che bisogna cercare in tutti i modi di prevenire. Come si fa? Continua a leggere il mio articolo per scoprire quali strategie devi adottare per evitare che l’occhio di pavone possa attecchire sulle tue piante di olivo.
Quale aspetto ha l’occhio di pavone e quando si presenta
L’occhio di pavone, solitamente, si manifesta in primavera e lo si riconosce osservando le foglie dell’olivo: se queste appaiono di colore giallognolo e presentano dei “pois” di colore verde scuro, significa che la nostra pianta è stata attaccata dall’occhio di pavone. Si tratta di macchie di forma circolare che richiamano il piumaggio del pavone. Le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di questa patologia sono quelle tipicamente primaverili, ovvero temperature comprese tra i 5°C e i 25°C e possibili giornate consecutive di pioggia.
L’occhio di pavone attacca principalmente la parte bassa delle piante di olivo, dove ci sono più foglie, e le debilita. Le foglie, infatti, si indeboliscono e tendono a cadere sul terreno, ciò comporta una riduzione del processo di fotosintesi clorofilliana e anche un minor apporto di nutrimenti alla pianta. Addirittura, questa patologia è in grado di attaccare anche le mignole compromettendo l’intero raccolto.
Si può trattare la pianta attaccata dall’occhio di pavone quando è in fioritura? Assolutamente no!
Se le tue piante sono state attaccate dall’occhio di pavone c’è ben poco da fare, anche perché, come ho già detto sopra, questa patologia colpisce la pianta in primavera, quando è in fioritura, e quando la pianta si trova in questo periodo non bisogna assolutamente trattarla con nessuna sostanza. Nel caso specifico, ovvero dell’occhio di pavone, non resta che attendere l’aumentare delle temperature: oltre i 25°C, infatti, l’occhio di pavone cessa autonomamente di proliferare.
Come si può prevenire l’occhio di pavone
Ci sono delle pratiche molto semplici da seguire per cercare di scongiurare l’attacco dell’occhio di pavone. Si tratta di semplici operazioni da svolgere nell’arco dell’anno, vediamole insieme.
Innanzitutto, è buona prassi per la corretta crescita della pianta cercare di mantenere la chioma areata, quindi bisogna potarla al momento giusto cercando di far filtrare non solo l’aria, ma anche la luce del sole. In queste condizioni l’occhio di pavone ha meno probabilità di attecchire e proliferare.
Poi, bisogna eseguire dei trattamenti a base di rame subito dopo la potatura, ovvero a febbraio o marzo, a seconda della zona di coltivazione, quindi, prima che l’occhio di pavone possa presentarsi e aggredire le nostre piante di olivo.