L’olivo, pianta secolare sempreverde, è massicciamente presente su buona parte della nostra penisola e vanta natali molto lontani. Oggi vediamo olivi ovunque, le nostre campagne ne sono culle generose, addirittura la Puglia è considerata l’oliveto d’Italia, eppure la pianta dell’olivo ha origine nell’Asia minore. La sua introduzione nel bacino del Mediterraneo risale più o meno al 3000 a.C. e da allora la sua coltivazione non ha conosciuto battute d’arresto.

L’olivo è un albero straordinario. Devi sapere che è in grado di rigenerarsi, per questo molti esemplari diventano secolari se non millenari. Ma ora veniamo alle curiosità. Ce ne sono davvero di interessanti e sorprendenti, per questo ho deciso di rivelarti quelle che su di me hanno avuto un effetto dirompente. Sì, perché siamo soliti osservare le piante, e la natura in generale, soffermandoci solo sulla bellezza senza mettere a fuoco la loro forza vitale. Si tratta pur sempre di organismi viventi capaci di nutrirsi, di crescere e di riprodursi. Organismi morfologicamente e meravigliosamente perfetti.

Ora ti svelo le curiosità sull’olivo che hanno confermato quanto questa pianta sia davvero speciale!

La chioma ci fa capire quanto sono espanse le radici

Guardando un olivo viene spontaneo pensare a radici profondissime. In realtà le radici dell’olivo, soprattutto in giovane età, sono fittonanti, ovvero poco lunghe e poco robuste. Nel terzo/quarto anno di età, l’olivo arriva a sviluppare radici capaci di raggiungere una profondità che va dai 30 cm agli 80 cm. Solo alcune radici, con il tempo, tendono a raggiungere profondità maggiori e questo per conferire alla pianta la giusta stabilità e il giusto ancoraggio al terreno.

La curiosità delle radici dell’olivo risiede, però, nella loro estensione orizzontale. Praticamente le radici raggiungono pressappoco la stessa estensione della chioma. D’ora in poi potrai avere un’idea dell’estensione delle radici dell’olivo osservando l’ampiezza della sua folta chioma.

Il tronco irregolare e la settorialità dell’olivo

Non si tratta di pura imperfezione. Il tronco dell’olivo, quando ancora giovane, appare perfettamente liscio e di forma cilindrica regolare. Con il passare degli anni, l’olivo si rigenera sviluppando tessuto esterno. Questo fenomeno determina anche una trasformazione continua del tronco la cui superficie si fa rugosa e vistosamente irregolare. Alcune irregolarità sono però più visibili rispetto ad altre in quanto assumono una forma a “costola” o “corda”: non si tratta di un “vezzo” della natura, bensì queste “costole”, o “corde”, contengono i fasci vascolari che alimentano ciascun settore dell’olivo e mettono in contatto l’apparato radicale con la chioma.

L’età breve delle foglie

Le foglie dell’olivo rimangono sempre “bambine”. Si sviluppano solo sui rami più giovani e hanno quella meravigliosa caratteristica cromatica che le rende uniche, ovvero le foglie sono di un verde scuro sulla parte anteriore, mentre appaiono di un verde più tenue, tendente all’argento, nella parte posteriore. Le foglie dell’olivo rimangono sempre “bambine” perché hanno una vita media di circa tre anni. Le nuove foglie si sviluppano dalle gemme che crescono sui rami vegetativi che l’olivo emette di continuo proprio per auto rigenerarsi.

Conoscevi queste caratteristiche dell’olivo? Spero di averti fornito qualche nuovo motivo per rafforzare il tuo interesse per questa pianta che ogni anno ci regala le drupe (olive, ndr) da cui estraiamo uno degli alimenti più preziosi della dieta mediterranea: l’olio extra vergine di oliva. Noi lo produciamo da oltre 70 anni! Visita il nostro shop e scopri il nostro extra vergine Intenso ottenuto da olive di cultivar Coratina e il nostro extra vergine Delicato blend di olive Coratina, Ogliarola e Peranzana.