Come ti ho raccontato nel mio articolo sull’olio evo filtrato e non filtrato, il primo si presenta limpido mentre il secondo torbido.
Questo è dovuto alle piccole particelle di acqua e ai residui vegetali che rimangono dopo la separazione dell’olio dalla sansa.
È proprio in questo caso che entra in gioco la morchia.
Di cosa si tratta di preciso?
Te lo spiego subito.
Questi residui entro i primi mesi della produzione non causano nessun tipo di problema.
Ma è trascorso questo tempo che le particelle iniziano a depositarsi sul fondo (la cosiddetta posa dell’olio d’oliva).
Ed ecco la morchia dell’olio extravergine: un deposito che inizia ad ossidare (a causa di alcuni enzimi) e ad intaccare le preziose proprietà del condimento, provocando odore e gusto sgradevoli.
Ma se scegli un olio non filtrato e ti capita questo, come puoi risolvere?
il filtraggio per evitare la morchia

Come evitare che la morchia dell’olio evo ossidi


Le possibilità sono diverse:

  1. Puoi cercare di consumare l’olio evo nel minor tempo possibile, evitando quindi che si formi la morchia;

  2. Puoi eseguire un paio di travasi in due periodi diversi (l’olio evo a contatto con l’ossigeno si ossida) in modo da eliminare il deposito che si forma sul fondo della latta/bottiglia;

  3. Puoi filtrarlo direttamente in casa, utilizzando un po’ di cotone.


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